Via dalla pazza folla - Fazi Editore

Trama


Via dalla pazza folla narra le appassionanti vicende di Gabriel Oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall’inatteso arrivo dell’affascinante Bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s’innamora. Quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi: mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. Si ritrova così costretto a lavorare per Bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini.Se un romanzo può essere completamente intriso d’amore, ebbene questo lo è. Un amore per tutto, e non solo per le cose vive: per le melodie polifoniche del vento e per il linguaggio delle stelle, per le piante e per i colori, per il tempo che passa da un sorriso a una minaccia, per la fragilità della vita o per l’incanto di un gioco di luci. E, soprattutto, per la misteriosa algebra dei sentimenti umani. In questo scenario in cui tutto ha un’anima, o sembra proprio averla, si muovono i personaggi di un ambiente rurale, quello tanto amato da Hardy; e ci accorgiamo che proprio in quell’ambiente è forse possibile scoprire meglio il vero funzionamento, quello più riposto, della condizione umana. Perché è nella natura, dentro la natura e, appunto, via dalla pazza folla, che l’essere umano riesce a mettere a nudo la sua vera anima. I personaggi possono essere contadini o mercanti, ricchi agricoltori o servente, ubriaconi o bigotti, donnine impaurite o tipacci arroganti, amanti folli o fedeli innamorati, ma fra tutti emerge maestosa l’eroina del romanzo: donna sensibile, bella, intelligente, ma pur sempre donna, con tutte le contraddizioni della sua gelosia e dei suoi pudori, della vanità e dei capricci, degli scrupoli, della passione, e quindi infine del suo amore: è una donna di cui non si può fare a meno di innamorarsi candidamente, per non dimenticarla mai più.


Incipit 

Traduzione di Enrico Mistretta


Quando il fittavolo Oak sorrideva, gli angoli della bocca gli si dilatavano fino ad arrivargli quasi alle orecchie, gli occhi gli si riducevano a due fessure e tutt'intorno gli spuntavano certe rughe divergenti che si spargevano sul suo volto come raggi di un rudimentale abbozzo di sole nascente.


Incipit in lingua originale

When Farmer Oak smiled, the corners of his mouth spread till they were within an unimportant distance of his ears, his eyes were reduced to chinks, and diverging wrinkles appeared round them, extending upon his countenance like the rays in a rudimentary sketch of the rising sun.

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