Shirley (Shirley) - Fazi Editore

Trama

Yorkshire, inizio Ottocento. Shirley, giovane donna ricca e caparbia, si trasferisce nel villaggio in cui ha ereditato un vasto terreno, una casa e la comproprietà di una fabbrica. Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l'onore e la ricchezza della sua famiglia, minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta della dolce Caroline, Robert è conscio di non poterla prendere in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert - convinta che non sarà mai ricambiata -, dall'altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l'ereditiera prova attrazione per un insospettabile... "Shirley" si inserisce nel grande filone del romanzo sociale inglese di inizio Ottocento: i suoi personaggi vivono gli avvenimenti storici dell'epoca - le guerre napoleoniche e le lotte luddiste -, facendo i conti con le contraddizioni del progresso industriale e offrendo spunti di riflessione sul lavoro, sul matrimonio e sulla condizione della donna.

Incipit

Traduzione di Fedora Dei

Negli ultimi anni, sul nord dell'Inghilterra si è abbattuta una pioggia di pastori d'anime: più fitti sulle colline, dove ogni parrocchia ne ha uno o più di uno, tutti abbastanza giovani per essere molto attivi e recar gran giovamento. Ma non di quegli anni parleremo, né degli attuali... che in effetti sono caldi, riarsi, bruciati dal sole del meriggio. Torneremo indietro, ai primi anni del secolo e, eludendo il meriggio, dimenticandolo nella siesta, passando il cuore della giornata nel torpore, sogneremo l'alba.

Incipit

Traduzione di Sabina Terziani

Negli ultimi anni, sul Nord dell’Inghilterra si è riversata una folla di curati. Sulle colline, dove sono piovuti più fitti, ogni parrocchia ne ha più di uno; è gente giovane e molto attiva, capace di recare gran giovamento. Tuttavia non parleremo dei tempi appena trascorsi, bensì torneremo indietro, all’inizio del secolo. Gli ultimi anni… gli attuali sono polverosi, riarsi, afosi, aridi; noi, invece, vogliamo sfuggire il meriggio, dimenticarlo nella siesta e sognare l’alba, lasciando scivolare via le ore calde tra una dormita e l’altra.

Incipit in lingua originale

Of late years an abundant shower of curates has fallen upon the north of England: they lie very thick on the hills; every parish has one or more of them; they are young enough to be very active, and ought to be doing a great deal of good. But not of late years are we about to speak; we are going back to the beginning of this century: late years - present years are dusty, sunburnt, hot, arid; we will evade the noon, forget it in siesta, pass the midday in slumber, and dream of dawn.






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