Scheda Tecnica
Autore: Lorenzo Spurio
Genere: Saggio
Pubblicato da: Lulu Edizioni
Pagine: 97
Prezzo: 12,00 €
E-book: Sì
Prezzo e-book: 8,00€
Anno di pubblicazione: 2011
Descrizione
Jane Eyre, il grande romanzo di Charlotte Brontë, anche se venne scritto più di centocinquanta anni fa, è particolarmente attuale. Ne è testimone la grande tradizione critico-letteraria che da sempre ha posto al centro del suo studio e della sua esegesi questo romanzo considerato, assieme a Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen e Cime tempestose di Emily Brontë, una delle prime narrazioni in cui l’eroina è espressione di ideali femministi. Negli ultimi venti anni un gran numero di scrittori affermati e esordienti hanno ripreso il mother text di Jane Eyre per continuare la storia in esso contenuta, rivederne alcuni aspetti o, addirittura, stravolgerla per darne una veste completamente diversa e originale. Questo saggio analizza in maniera comparativa come alcuni scrittori hanno fatto utilizzo del testo della Brontë nelle loro riscritture e rivisitazioni dell’opera.
La mia opinione
In questo saggio il testo madre ovvero Jane Eyre viene analizzato mettendo a
confronto varie tematiche presenti al suo interno con le medesime presenti in
tre opere nate prendendo spunto da questo romanzo vittoriano. I testi presi in
esame dall’autore sono Wide Sargasso Sea
(Il grande mare dei Sargassi) di Jean
Rhys, La bambinaia francese di Bianca
Pitzorno e Charlotte: The Final Journey
of Jane Eyre (Charlotte: L’ultimo
viaggio di Jane Eyre) di D. M. Thomas. Inoltre dopo i capitoli Bertha Mason, la pazzia nella tradizione di Jane
Eyre, “I feel marooned”: colonie,
differenze razziali ed emancipazioni, Inghilterra
e Caraibi, la vecchia Europa e l’esotismo tropicale troviamo un capitolo
intitolato Jane Eyre killer di vampiri:
intervista a Sherri Browning Erwin in cui Lorenzo Spurio ci presenta una
serie di domande e risposte derivate da uno scambio di e-mail tra lo scrittore
del saggio e l’autrice di Jane Slayer.
In conclusione dell’opera abbiamo un capitolo intitolato Altri prequels, sequels e rewritings contemporanei in cui ci
vengono riportati alcuni titoli di opere che prendono spunto da Jane Eyre. Troviamo sia romanzi che
presentano la storia da punti di vista di altri personaggi sia vere e proprie riscritture.
Interessante anche la parte dedicata alle varie trasposizioni cinematografiche
e televisive. Questo saggio è accessibile a chiunque perché si può leggere
anche senza aver letto le opere derivate da Jane
Eyre poiché sono presenti delle brevi presentazioni di questi romanzi
nell’introduzione del saggio. Personalmente ho letto La bambinaia francese e Il
grande mare dei Sargassi che reputo originali per i punti di vista
adottati, ma che sfortunatamente non sono rientrati in quella serie di libri che
rileggerei più volte dopo la prima lettura. Non ho letto invece (e non ne ho
nemmeno l’intenzione) Charlotte: L’ultimo
viaggio di Jane Eyre. So benissimo che si deve giudicare un libro solo dopo
averlo letto, ma in questo caso, dopo aver visionato numerose recensioni che ne
parlano, ho capito che non rientra minimamente nel genere di libri che
possano catturare la mia attenzione di
lettrice. Non sono di quelle persone che disprezzano le opere derivate dai
grandi classici, ma anche in questa categoria secondo me ci sono quelle che
meritano poiché sono dei gradevoli omaggi ai romanzi originali e quelle che non rispecchiano minimamente lo
spirito dell’opera base tanto da poter essere considerate un vero e proprio
insulto per chi ama il genere. Il mondo dei prequels, sequels, spin-off e
rewritings è vastissimo e presenta una variegata gamma di romanzi. Alcuni
lettori sono fedeli all’opera originale e non si interessano a questa tipologia
di libri, mentre io (come tanti altri lettori) sono sempre incuriosita da ciò
che un altro autore vuole raccontare prendendo in prestito i personaggi di
scrittori noti e amati. Tuttavia c’è un limite a tutto e Charlotte di Thomas secondo me è un libro che non vale la pena di
leggere. Mi dispiace per il fatto che in Italia siano stati pubblicati
pochissimi romanzi che derivano dalle opere delle Brontë e tra questi pochi la
scelta non è stata sempre la migliore considerando le numerose opere scritte al
riguardo. Per il mio gusto personale di lettrice, penso che quando si decide in
prestito personaggi altrui, bisogna farlo con il massimo rispetto dell’opera
madre. Tutta un’altra tipologia è la parodia che dichiara apertamente di voler
“prendere in giro” una determinata opera. In quel caso il lettore sa benissimo
che, se si accinge a leggere un’opera parodica, deve aspettarsi di tutto e
quindi avrà una predisposizione di spirito diversa da quella che ha quando si
trova di fronte a un libro che vuole raccontare le vicende anteriori,
posteriori o contemporanee a quelle narrate in un romanzo classico. Jane Eyre è
uno tra i numerosi capolavori della letteratura inglese e ancora oggi è letto e
amato da moltissime persone. Una volta letto questo romanzo, si possono trovare
un gran numero di saggi ad esso dedicati.
Jane
Eyre. Una rilettura contemporanea l’ho scoperto per puro caso e lo
consiglio a tutti coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza su ciò
che ruota attorno al mondo di Jane Eyre.
Prima di concludere devo mettere in evidenza una piccola svista presente
all’interno del saggio. A pagina 64 viene riportato un brano tratto dal romanzo
La bambinaia francese e a un certo
punto la protagonista Sophie cita la protagonista di Northanger Abbey (L’abbazia
di Northanger) di Jane Austen. In questa pagina troviamo scritto CHRISTINE
MORLAND sia nel passo riportato sia nel commento del saggista. In realtà la
protagonista del romanzo di Jane Austen si chiama CATHERINE MORLAND e non
CHRISTINE. Ovviamente si tratta di una svista poiché nella pagina
successiva
del saggio viene riportato un altro brano in cui troviamo il nome della
protagonista scritto correttamente. L’errore è presente solamente nel saggio
poiché nel romanzo della Pitzorno appare sempre Catherine e mai Christine. Da
appassionata lettrice dei romanzi di Jane Austen, mi è sembrato giusto chiarire
questo piccolo particolare. In conclusione posso affermare che questo libro
presenta interessanti spunti di riflessione
e lo ritengo una lettura di approfondimento veramente utile per chi
vuole conoscere nuovi aspetti del romanzo di Charlotte Brontë.I romanzi presi in esame nel saggio
Samuela
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