Intervista a SERENA VIS

SCRITTURA

1) Quando hai iniziato a scrivere?


Ho iniziato a scrivere i primi racconti all’età di nove anni, incoraggiata sia dalla maestra che dalla mamma, e non ho più smesso.

2) Quanto tempo dedichi alla scrittura?


Dipende. Se ho un libro in fase di stesura anche parecchio. Fino all’anno scorso arrivavo a dedicargli anche 4 ore consecutive al giorno, adesso ho avuto qualche problema alla schiena e non posso più fare queste “tirate” per tante ore ininterrotte quindi lavoro a blocchi di due ore. Se non ho un libro in fase di stesura invece a seconda della giornata, magari appunto qualcosa o magari no.

3) Preferisci scrivere in prosa , in poesia oppure in entrambi i modi?


Oggi come oggi scrivo esclusivamente in prosa. Scrivevo poesie da adolescente ma ho smesso (per fortuna! Erano tremende!). Negli ultimi anni ho scritto pochissime poesie e destinate solo ai miei occhi.


4) Tra tutti i tuoi scritti quale ha per te un significato speciale e a chi è dedicato?

Credo che quello con il significato più profondo sia proprio Tre giorni d’inverno. È una storia nata in un momento difficile dal punto di vista personale e scriverlo ha significato per me ripartire, rinascere. Per questo il libro è dedicato proprio “A te, che stai aspettando di rinascere” perché è dedicato a me e a tutte le persone che per svariati motivi attraversano un periodo di crisi, difficoltà, dolore. E che non perdono la speranza.

5) Con quali editori hai pubblicato i tuoi libri?

Ho pubblicato Matilde Cuore di Lupo come self, su Amazon. Tre giorni d’inverno appartiene invece alla collana Literary Romance.


LETTURA

6) Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?

Quasi tutti! Leggo di tutto e per me è davvero difficile esprimere una preferenza perché dipende molto dallo stato d’animo del momento. Una costante che ha attraversato tutta la mia vita è quella dei romanzi storici, la passione per la storia è nata nell’infanzia e anche quella per i libri, probabilmente è il genere che leggo di più. Ma leggo anche romanzi contemporanei, classici, young adult e libri per ragazzi, fantasy, saggi,…

7) Quali scrittori/scrittrici apprezzi di più?

Tra i classici: Jane Austen, Charlotte Brontë, Virginia Woolf, Maria Bellonci, Emily Dickinson, Wilkie Collins, Tolkien e Guareschi. Tra i contemporanei: Joanne Harris, Celia Rees, Geraldine Brooks, J.M.Auel, Tracy Rees, Stephanie Barron, M.C.Beaton, Banana Yoshimoto, Julian Fellows. Tra i contemporanei italiani: Stefania Bertola, Angela Contini, Cecilia Randall, Andrea Vitali. Ma sto sicuramente dimenticando qualcuno.

8) Quale libro tra quelli che hai letto ti è rimasto nel cuore?

Sono tanti! Ne scelgo alcuni sapendo di fare un’ingiustizia verso gli altri: Orlando di Virginia Woolf,  Le scarpe rosse di Joanne Harris, La casa dei desideri di Celia Rees, Festa Mobile di Hemingway, Oleandro bianco di Janet Finch, Il giardino delle magie di Alice Hoffman.

9) Tra i tanti film e serie tv tratti dai libri quali sono i tuoi preferiti?

Sicuramente Orgoglio e Pregiudizio, sia in versione BBC che cinematografica, Ragione e Sentimento e Emma della BBC, Espiazione e Anna Karenina di Wright, Romeo e Giulietta di Luhrmann.

10) Se potessi incontrare un personaggio letterario, chi sceglieresti?

Una scelta difficilissima! La spregiudicata Zozie de L’Alba del già menzionato Le scarpe rosse o Delysia Lafosse di Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson, colei che fa succedere le cose. O ancora uno dei personaggi maschili di Angela Contini, adorabili, dal primo all’ultimo.



SPECIALE BLOGTOUR: TRE GIORNI D’INVERNO


11) Quando e come è nata l’ispirazione per Tre giorni d’inverno?

È nata lo scorso novembre, verso la fine del mese, durante alcune passeggiate compiute sugli argini intorno alla mia città. Il tempo era ancora mite e soleggiato e io compivo queste lunghe passeggiate ascoltando musica…l’idea è nata lì, praticamente completa in ogni sua parte, nel giro di una settimana. Mi ha letteralmente perseguitata. Non riuscivo a pensare ad altro e ho capito che dovevo scriverla. Subito.

12) Tra tutti i personaggi presenti in questo tuo romanzo ce ne è uno in cui ti rispecchi?

Non proprio. Di volta in volta mi identifico con tutti i personaggi, non con uno soltanto, e presto a ciascuno le mie emozioni per farli vivere. Quindi in un certo senso mi rispecchio in tutti e nessuno. Forse quello con cui ho maggiori punti di contatto è Chris.


13) Nel romanzo sono presenti due mondi: quello della musica e quello della scrittura. È evidente la passione che hai per il secondo, quali sono invece i tuoi pensieri sul primo?


Per molto tempo la musica è stata parte integrante delle mie giornate poi, come capita a molti adulti ho dovuto in gran parte rinunciarci. Lo scorso anno mi sono resa conto che mi mancava immensamente e che per me era molto importante. Adesso ho sempre le cuffiette nelle orecchie! Personalmente non so suonare nessuno strumento e anche se amo cantare la definizione più benevola delle mie prestazioni è “straziante” , ma ho conosciuto alcuni musicisti che mi hanno aiutato a delineare alcuni particolari riguardanti Chris e il suo lavoro.

14) Chris e Giulia sono i protagonisti della tua storia. Se dovessi fare una loro breve presentazione, come li descriveresti?

Chris è un uomo che ha perso molto, questo ha offuscato la sua natura, che è solare, impulsiva e appannato la sua sicurezza in se stesso come persona, non come uomo o professionista. Nasconde un segreto, che lo sta mangiando vivo. Ha un prepotente desiderio di rinascere, ma ancora non lo sa. Giulia è un’emotiva nascosta. Dotata di sentimenti e emozioni violenti e profondi ha imparato a nasconderli, ammantandosi di riservatezza e di autocontrollo. Anche lei ha alle spalle una perdita ma è riuscita a farci i conti e a ritrovare in qualche modo l’equilibrio. È anche una donna moderna, anzi contemporanea, libera e capace di decidere ed essere responsabile della sua vita in prima persona. Questo mi piace molto di lei.


15) Hai ambientato la tua storia in un paese collinare in provincia di Piacenza. Per la descrizione di questo luogo hai preso spunto da un posto reale che hai avuto occasione di visitare?  


Ho preso spunto da diversi luoghi reali, che visito spesso e che amo molto anche se il paese dove abita Giulia in realtà non esiste.

16) Nel romanzo sono presenti citazioni e riferimenti letterari. Hai una poesia preferita di Saffo? C’è un romanzo che particolarmente ami di Charles Dickens? E di Virginia Woolf?

I miei preferiti sono proprio quelli inseriti nel libro: il frammento Quale dolce mela di Saffo, Il canto di Natale di Dickens e Orlando di Virginia Woolf. Quest’ultimo è inserito nella top ten dei miei libri preferiti da quando avevo quindici anni, l’ho riletto così tante volte da aver perso il conto! È un libro meraviglioso, pieno di vita e di colore. È splendido anche il film, interpretato da Tilda Swinton. Ecco un’altra trasposizione letteraria che prima mi ero dimenticata!


17) La tua storia non si conclude con il consueto epilogo, ma ha un ulteriore capitolo intitolato O forse no. Come è nata questa idea originale?

Nell’idea iniziale non era compreso questo capitolo. La storia si concludeva con il terzo giorno. Mentre lo stavo scrivendo ho cambiato idea: quei due mi piacevano troppo! Ero letteralmente innamorata di loro. Però la storia aveva un impianto e un senso preciso, che non volevo stravolgere. Così mi è venuto in mente di aggiungere un capitolo: O forse no perché potrebbe essere un nuovo inizio. Aprire a nuove possibilità, ancora impreviste, è una cosa che mi piace moltissimo.


18) Se dovessi definire il tuo romanzo con una serie di aggettivi, quali sceglieresti?
  
Questa è difficile! Io vedo il mio libro “da dentro” e leggendo le recensioni e ascoltando le opinioni di chi l’ha letto mi rendo conto che io ne ho un’impressione differente dagli altri, quindi i miei aggettivi potrebbero essere fuorvianti. Direi: intenso, coinvolgente, liberatorio, perché scriverlo è stato così.


19) Tre giorni d’inverno è un romance contemporaneo. Ci sono dei libri dello stesso genere letterario che hai notevolmente apprezzato e consiglieresti a chi ha amato questo tuo romanzo?
  
Consiglierei senza dubbio i libri di Sarah Addison Alley, ambientati nella magica atmosfera del sud degli Stati Uniti, io li ho tutti! Quello più adatto agli amanti dell’inverno come me è Giorni di zucchero, fragole e neve. Mi piacciono molto anche i romance di Madeleine Wickham e suggerirei La regina della casa ambientato nel “paese più cordiale d’Inghilterra”. La saga del Vermont di Angela Contini, che ha per protagoniste donne forti e testarde, o - perché no? – l’ultimo nato dalla penna di Simona Friio e Amanda Foley Una mail di troppo.

20) Oltre a questo libro ambientato in età contemporanea, hai scritto un romanzo medievale e un racconto Regency. Se dovessi scrivere un’opera che abbia un’ambientazione storica diversa da queste tre, quale periodo sceglieresti?

Mi piacerebbe scrivere un romanzo ambientato durante la Rivoluzione francese oppure nell’età vittoriana. Ma il prossimo storico che ho in mente dovrebbe svolgersi nei decenni a cavallo tra ‘800 e ‘900, in Italia. 



10/05/2018
Samuela Casali
(Cassandra Lloyd)

Calendario del blogtour


Lunedì 7 maggio: 
5 motivi per leggerlo su BOSTONIAN LIBRARY
Martedì 8 maggio: 
Ambientazioni su I MIEI MAGICI MONDI
Mercoledì 9 maggio: 
Intervista ai personaggi su AMORE PER I LIBRI E NON SOLO
Giovedì 10 maggio: 
Intervista all'autrice su LIBRI: SULLE ALI DELL'IMMAGINAZIONE
Venerdì 11 maggio: 
Recensione su I SUSSURRI DELLE MUSE

Tre giorni d'inverno


Per leggere la scheda tecnica e la sinossi del romanzo insieme a una breve biografia dell'autrice basta cliccare QUI!






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